COS’E’?  

Yoga significa letteralmente congiungere.
Con l’acqua, il corpo e la mente trovano il loro equilibrio in una diversa dimensione.

Lo yoga in acqua è una disciplina che apporta benefici al corpo e alla mente e si fonda sul controllo dei movimenti, del ritmo e del respiro.
L’approccio è semplice e naturale ed è particolarmente indicato anche a coloro che si avvicinano per la prima volta a questa disciplina.
La lezione prevede l’esecuzione di alcune Asana (posizioni statiche), il Pranayama, cioè il controllo e la regolazione della respirazione e se l’ambiente lo favorisce, un momento finale di meditazione.
La quasi totale assenza di gravità e il calore dell’acqua favoriscono l’esecuzione della pratica.
La tipologia di yoga che si adatta di più all’attività acquatica è l’Hatha Yoga.
Gli esercizi sono eseguiti in piedi, alla parete, sul fondo della piscina e in sospensione sull’acqua tramite l’ausilio di supporti galleggianti (cuscini galleggianti, tubi, cavigliere).
Non è indispensabile saper nuotare.

BENEFICI

L’acqua yoga addolcisce i movimenti, sblocca le articolazioni, allunga e scioglie i muscoli, dona il giusto equilibrio psico-fisico e aumenta la capacità di concentrazione.
Aiuta a prevenire lo stress, l’insonnia e l’ansia.

L’ACQUA YOGA è anche adatto a:

  • Le donne in gravidanza. Aiuta le future mamme a rilassarsi prevenendo eventuali affaticamenti alla colonna vertebrale classici durante i nove mesi. Per il feto è utilissimo poiché migliora il trasporto di ossigeno. L’acqua realizza un massaggio generale sull’intero corpo e aiuta la circolazione sanguigna. Durante la gravidanza la capacità di equilibrio diminuisce, è per questo che alcune Asana dello Yoga devono essere evitate. Con l’esecuzione in acqua si risolve anche questo problema. Inoltre una pratica costante potrebbe preparare la futura mamma ad un eventuale parto in acqua.
  • Le persone di terza età. Il carico articolare ridotto permette anche a soggetti avanti con gli anni di eseguire posizioni spesso impossibili a terra. Riduce inoltre tutti quei fastidi articolari che sopraggiungono con gli anni come artriti e reumatiti.
  • I soggetti che hanno subito traumi o interventi chirurgici necessitano a volte di un periodo di riabilitazione. L’acquayoga rappresenta spesso un valido protocollo di lavoro a seguito di fratture ossee o periodi di inattività fisica.
  • Le persone in medio o forte soprappeso. Sovente gli obesi hanno difficoltà a svolgere una corretta attività fisica a terra a causa del peso corporeo esagerato e dell’eccessiva pressione che esso esercita sul sistema muscolo-scheletrico. L’acqua riduce il carico articolare permettendo a tutti di eseguire una corretta attività fisica. In questi casi comunque è bene integrare lo yoga in acqua con un lavoro aerobico a terra specifico che consenta la riduzione del tessuto adiposo.

Non è adatto a persone con patologie che non consentono loro l’ingresso ad acque termali (oltre i 32° gradi).